Salendo a metà del Borgo Grande, sulla destra, si può ammirare la Chiesa di Santa Chiara appartenuta alle monache francescane che vi si trasferirono nel XIII secolo provenienti dall’antico e non più sicuro monastero di Vallefeggio. Nel tempo le monache ingrandirono il monastero che si ampliò su una vasta area raggiungendo le mura cittadine. La chiesa fu ristrutturata a metà del ‘600 assumendo la struttura attuale. Il vescovo Piervissani nell’’800 sposta le monache nel convento di san Giovanni e attiva negli spazi dell’ex monastero una scuola di arti e mestieri che i nocerini denominarono “degli ignorantelli” perché non vi si insegnava il latino, prerogativa riservata agli studenti del seminario. All’interno vi sono tre altari in stile barocco e quello maggiore è impreziosito da una pregevole pala d’altare dipinta da un giovanissimo Carlo Maratta raffigurante la nascita della Madonna. E’ anche presente una graziosa, piccola cantoria in stile veneziano.